19.8.07

Ancora

In effetti non bisognerebbe mai passare l’ultimo giorno di ferie immerso in pensieri tristi.
Ma è sempre difficile esorcizzare la paura del giorno dopo. E del resto non si può negare il fatto che a volte il dolore e la tristezza sono una fessura per uscire dalla solitudine del proprio disinteresse. In fondo chi siamo, se non carne che frolla nell’attesa del proprio destino? Non siamo forse tutti immersi nella pozzanghera degli anni che ancora restano, prima che un po’ di luce lontana ci indichi quello che ci sarà al di là dell’ombra?
E allora che importanza possono avere poche ore, di cui oltretutto conosciamo ormai il disegno, sempre uguale ogni volta? Fatica, incertezze, lacrime a volte, sempre disperazione. Il resto sono solo illusioni, o nella migliore delle ipotesi intrecci dovuti al caso.
Come in un film un po’ troppo malinconico.
O anche in una vita un po’ troppo breve ed uguale a se stessa.