25.10.06


Spazio

“Per favore, …”

Cosa c’è in quello spazio bianco che a volte ci spaventa?
Un eterno intervallo in cui sentiamo ribollire il sentimento inespresso che ci spunta dal cuore.
L’immagine di me stesso affacciato ad una finestra gelida di vento, inseguendo foglie che cadono lente, sostenute dalla loro stessa fine, in attesa di un amico distratto o semplicemente un po’ troppo stanco di me.
Il tocco caldo di un ginocchio amato, racchiuso in una mano troppo debole per poterlo ancora sostenere.
La fotografia ingiallita di un giovane uomo già vecchio che sorregge il proprio orgoglio di padre da mostrare al mondo.
La morbida e terribile sensazione di aver perso te stesso in ridicole speranze di un tempo lontano.
Forse solo il coraggio necessario a dimenticare la vergogna di una debolezza nascosta sotto una maschera di forza.

Cosa c’è in questa assenza di pace che mi accompagna mentre rincorro il mio affetto che fugge?
Forse solo l’attesa che maturino finalmente poche parole sincere.

“… resta ancora un po’ qui!”