26.10.06


Quasi

La fatica di riempire con un significato il suono vuoto di parole lette solo per soddisfare il dovere di un’abitudine.
La fredda consapevolezza della fine di un percorso che si insinua feroce nel gioco quotidiano.
Il desiderio di cibarsi di una nuova e libera decisione.
Il battito, lento, forse troppo, di un ricordo che frusta la sera con lo schiocco della sua malinconica presenza.
Minuti meccanici che si rincorrono, aspettando di affondare in un oscuro e liquido sonno.