21.2.07


Candida scorre la luce

Il disordine, quello non ho mai potuto sopportarlo; perché ho sempre pensato che sarebbe in fondo semplice toglierlo di mezzo. Basterebbe riconoscere come sia facile trovare l'armonia con poco sforzo.
Perché l’ordine vero non riguarda le cose, ma ciò che sta loro attorno.

Non è un problema di essere, ma di spazio; quello accanto, non dentro le cose.
L’equilibrio tra gli spazi è l’unico ostacolo alla perfezione e all’armonia del mondo.

E l‘equilibrio è fatto da spinte leggere che si sostengono a vicenda, di chilometri che diventano centimetri, di tempi uguali a tempi, di gioia che bilancia la rabbia vestendola di tolleranza.
L’ordine è tutto ciò per cui vale la pena lavorare, vivere e forse anche morire.
Perché niente è più bello di una vita che scorre sicura sull’abisso.
Senza che la paura e la confusione generino il caos dell’inutile movimento verso il nulla.
Come in uno sconosciuto Olimpo.