28.3.07


Go home

C’è qualcosa di più deprimente dello spettacolo offerto da questi trecentotrenta sfaccendati, bugiardi, inconcludenti, livorosi, incompetenti, guitti senza vergogna che hanno la pretesa di atteggiarsi a rappresentanti di un popolo che non potrebbe essere loro più lontano?
C’è qualcosa che suscita più rabbia, disgusto, malinconia, sconforto, voglia di lasciar cadere ogni più piccola speranza di cambiamento dell’ascoltare persone che vorrebbero scappare e invece urlano di voler rimanere sbeffeggiando ed essendo sbeffeggiate da altre persone che non trovano nemmeno il coraggio di sussurrare il proprio desiderio di rimanere, inventandosi sofismi degni di un ubriaco che trattenga il respiro per non farsi scoprire dalla moglie finendo però col morire soffocato?

C’è qualcosa di più a-morale di una politica fatta di menzogne regolamentate per legge e di rifiuto ad assumere una sia pur piccola responsabilità di fronte a se stessi e al mondo che ci guarda con compassione?

C’è, nascosta sotto questo letame fatto di parole vuote, una scintilla di dignità in una nazione che assomiglia ogni giorno di più ad una repubblica delle banane marce?

Non so se qualcuno mi vorrà accompagnare; io stavolta però me ne vado davvero a casa!