26.3.07


Senza

Vent’anni, senza le tue mani ruvide di dolcezza, le tue unghie spezzate dalla stanchezza, le tue braccia in cui trovare riposo. Vent’anni, a cercare le tue gambe cosparse di vecchie piaghe asciugate dalla sopportazione, il tuo ventre antico e misterioso, il tuo volto sereno, intravisto tra lacrime silenziose.
Vent’anni, consumati invano nell’ attesa di ritrovare gli occhi color di maggio e una voce leggera di penombra.
Vent’anni, lunghi come l’urlo del tuo nome che inascoltato mi rimbalza nel cuore.
Vent’anni di meno, prima di poterti per sempre riavere.