12.3.07


Rispetto

E dire che basterebbe solo un po’ di rispetto…
Tutto sarebbe più chiaro, forse un po’ meno comodo, sicuramente più morale e giusto.
Non pietà, o tolleranza ad ogni costo, o finta rassegnazione, o paura di sbagliare, o pigrizia.
Solo rispetto, niente di più.
Niente di meno soprattutto.
Rispetto come modo di sentire, rispetto come abitudine, rispetto come viso scoperto da mostrare al mondo.
Rispetto per chi ci è lontano e per chi ci è accanto; per il ricco e il povero, per chi ci ama e chi ci disprezza, per chi crediamo nel torto e per chi ci fa da guida, per i vecchi e per ogni loro lacrima nascosta.
Rispetto per lei e rispetto per te stesso.
Rispetto per le foglie vive e per quelle morte, per il cibo che mangiamo e per quello che rifiutiamo; rispetto per chi c’era e per chi ci sarà, rispetto per la colpa e per il perdono, rispetto per la vita e per la morte.
Rispetto per il lavoro, rispetto per la fatica, rispetto per i doveri, rispetto per la rinuncia.
Rispetto per chi tace, rispetto per chi ha vergogna, rispetto per l’umile e per la rassegnazione.
Rispetto.
Come al cospetto dell’unico Dio in terra.