13.11.07

Rimorso

Una volta ci credevo al rimorso.
E del resto anche oggi è tutto un coro di puri di cuore, che giustificano se stessi con il rimorso che sostituisce l’espiazione, anzi chiamando l’uno col nome dell’altra.
Ci credevo e non capivo la violenza del peccato e della punizione. Ne’ giustificavo l’anima che si sacrificava nell’espiazione e nel dolore autentico.
Oggi la vita mi ha insegnato che col rimorso non puoi veramente cancellare l’errore, conquistare la salvezza piangendo sugli atti di libertà.
O comprare la grazia a prezzi da svendita di fine anno.
Perché il mio Dio è tornato ad essere quello che arde nel deserto di fronte alla mia solitudine fatta di paura.

Lontano.
Per poterlo un giorno contemplare al di là dell'inutile velo steso sul proprio passato.