20.11.09


Il y a


C’è un mistero in una lacrima che striscia un viso stanco.
E’ quello di una vita distrutta dal volere, senza che il bisogno diventi desiderio, di un dolore che il viso di un bimbo rimasto solo non sappia ancora sorridere, di mostrare il proprio cuore nudo a sguardi abituati al morbo di minuti finti, costruiti sulla voragine dell’insipienza.
C’è mistero in quella goccia di dignità che cade.
Sull’inutile, insensibile, irrimediabile nulla.
Lenta.