5.12.10












Voce

Ti ascolto, in una nebbia di note fuggite via per non essere afferrate. Ti sento mentre un’infelice desiderio incrosta la tua assenza di malcelata incertezza.
Ti odo, urlo silenzioso arrivato dal passato che ancora mi accompagna.
E mentre ti ascolto i tuoi occhi splendono immersi nel mio sguardo che implora attenzione. E mentre ti sento cantare per me, l’adesso diventa un tiepido per sempre.
E udire è un istante di coraggio che fa da pasto ad un nuovo dopo che si liquefa nell’ora.

Musica di cristalli sottili a ricoprire le fatiche del mio tempo.