13.11.06


Roccia

Hai presente una roccia?
Una di quelle, eleganti, rosee, levigate, poderose rocce che se ne stanno appisolate da millenni al sole, attendendo qualcosa che ne possa in qualche modo giustificare l’esistenza, solitaria e nobile, un torrente d’acqua che le sgretoli lentamente, o un terremoto che, violento ed insensato, le trascini a valle assieme a mille altre sue mute sorelle?
Hai presente una roccia, dalle fattezze di vecchio saggio orientale intento a meditare sul tempo che scorre lento ai suoi piedi, mentre generazioni di piccole formiche trascinano nelle sue fenditure punteggiate di muschio misteriose briciole di vita?
Hai presente il pensiero di una roccia che osserva il vertiginoso scorrere del mondo?
E intanto medita sul senso di questa sua immobile attesa, che da intenzione si fa cosa?

Mi manca il caldo evaporare di questa lenta e confortevole esistenza a cavallo degli anni.
Secoli come attimi, quiete distesa ad occhi socchiusi sopra vane nascite e morti.