25.11.07


Cicatrici

Il ricordo non emerge da un sistema, da un pensiero logico, o da una ragione fatta di concetti e verità.
Le sue cellule sono singoli istanti, filtrati dal tempo e dal sentimento.
Piccole scintille fatte di amore perduto e di ferite non rimarginate, di sospiri e suoni lontani, di parole non capite, di occasioni perse, di incomprensibile assenza di un senso.
Odori, immagini, gelide mani che hanno sfiorato volti ruvidi di stanchezza, labbra nascoste da maschere di indifferenza, doveri in cui non ci si riconosce a coprire la fame di sincerità.
Senza nessuno spazio per una consolazione costruita sull’acqua, per la logica di un mondo che non sa riconoscere la bellezza di questa cicatrice nascosta.