11.12.10


Di nuovo

Non c’è quasi nulla, non più ormai, in ciò che un uomo finge di essere.
Il fatto è che è così incredibilmente difficile bastare a se stessi, che a volte ci sembra necessario sfuggire alla nostra cella umida e tuffarci nel calore di qualcuno (forse anche solo di qualcosa), per far sì che il Senso prevalga per pochi minuti sul silenzio dell’inutilità. Cerchi sguardi, ma trovi solo rari fiocchi di gratitudine, presto evaporati tra parole dette per dovere o per malcelato riguardo.
Ti nascondi al tuo dubbio e all’inconsapevole timore della disillusione, vivendo nell’attesa sospesa di un qualsiasi affetto, sognato e non mai appagato.
Chiedendo al tuo domani di portare con sé l’energia di aspettare la prossima occasione di sopravvivere.