20.11.06


Metti una sera a cena

Metti una voce che trilla lontana.
Metti un volto un po’offuscato da ricordi stanchi.
Metti un umido pomeriggio ingiallito colmo dell’attesa di qualche sorriso.
Metti una dimora silenziosa, calda ed amichevole.
Metti la genuina allegria di un rito riemerso dal passato. Metti una melodia diffusa da un’amicizia semplice e rara.
Metti l’equilibrio di nitide sensazioni che si susseguono veloci.
Metti l’immagine dirompente di un piccolo corpo abbandonato tra i capelli di una madre.

Metti la malinconica accettazione della fine di questa tregua inaspettata.
Metti il traballante riverbero azzurro di ore felici che si allontanano nella notte alle tue spalle.
Metti che per fortuna tutto non sia stato invano.